Il bosco della Falanga, tra natura e cultura

Camminare nella natura fa bene. È questo il risultato di diversi studi scientifici sui benefici per l’organismo di una bella passeggiata nei boschi. Certo, vien da sorridere pensando che in fondo lo sapevamo già ma poi, a vedere i risultati, ci si accorge che i vantaggi per la salute sono davvero molteplici. Solo per elencarne alcuni: rallentamento del battito cardiaco; diminuzione della pressione; aumento del livello di attenzione e, più importante di tutti, miglioramento dell’autostima.

Insomma, tutto da guadagnare e niente da perdere come sanno bene i tedeschi che per anni hanno affollato i boschi dell’isola d’Ischia. Uno in particolare, la Falanga, o il Falanga come dir si voglia, stupendo bosco alle pendici del Monte Epomeo, nel comune di Forio. Quasi 6 ettari di castagni a oltre 500 metri sul livello del mare, immediatamente alle spalle del piccolo villaggio contadino di Santa Maria al Monte.

Il bosco della Falanga è la migliore risposta al perchè “Isola Verde” è l’altro appellativo con cui Ischia è conosciuta nel mondo. Il riferimento non è solo alla straripante vegetazione mediterranea, ma anche -soprattutto- alla grande quantità di tufo verde presente in questo versante del Monte Epomeo. Camminando per il bosco si incontrano diversi mega-blocchi di tufo, molti dei quali riadattati a cantine, cellai e ricoveri temporanei.

Già perchè oltre agli aspetti naturalistici, la Falanga è importante anche da un punto di vista storico. Fino agli anni ’50 del secolo scorso, infatti, la vite veniva coltivata quasi fin sotto la vetta dell’Epomeo e perciò non deve stupire il fatto che le maestranze locali avessero provveduto ad adattare ai propri scopi quel che la natura metteva loro a disposizione.

Non solo cantine e ricoveri temporanei. Col tufo, i contadini locali hanno realizzato per secoli anche le parracine, i caratteristici muri a secco di cui è disseminata l’isola, e soprattutto le “fosse della neve”, profonde buche dove venivano ammassate la neve e la grandine cadute durante l’inverno.

Insomma, Forio ha davvero tutto quel di cui c’è bisogno per una vacanza rigenerante. Le terme “libere” di Sorgeto per i dolori articolari e il bosco della Falanga per la pressione e l’autostima. A parte le battute, è proprio così. L’isola d’Ischia è molto più di una semplice località balneare e il modo migliore per scoprirlo è verificarlo di persona. Noi ve l’abbiamo detto. Vi aspettiamo!

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