La Festa di San Vito

La festa di San Vito segue, grosso modo, il copione delle altre feste patronali sull’isola d’Ischia: messe cantate, processioni, spettacoli musicali, fuochi d’artificio e le bancarelle sul lungomare (o nel piazzale Marinai d’Italia). Di diverso c’è la partecipazione popolare che, all’ombra del Torrione, è ancora piĂą intensa rispetto a quanto avviene negli altri comuni.

Il merito è soprattutto del comitato dei festeggiamenti che, da sempre, riesce a imprimere grande pathos a tutti i momenti salienti della ricorrenza. Dalle celebrazioni liturgiche, alle uscite della banda musicale non c’è un solo evento che non incontri il favore del pubblico. Sono migliaia, infatti, i turisti e residenti che dal 14 al 17 giugno affollano la chiesa di San Vito e le strade del paese per omaggiare il santo patrono.

Ad affascinare, al di lĂ  degli aspetti religiosi, sono le linee scultoree della statua del santo. Il disegno, infatti, è del grandissimo Giuseppe Sammartino, autore di quel “Cristo Velato” custodito nella Cappella Sansevero a Napoli. Va detto che a essere portata in processione è una copia della statua e che per poter ammirare da vicino l’originale bisogna necessariamente recarsi in chiesa.

Lo storico locale Giuseppe D’Ascia nella monografia “Storia dell’isola d’Ischia” (1864) ha ricostruito tutte le fasi della realizzazione della statua, costata, al momento della consegna (1787), ben 2848 ducati, cifra ragguardevole per la fine del ‘700.

Questo a dimostrazione di quanto radicato sia a Forio il culto di San Vito, protettore della malattia di Huntington (nota, appunto, anche come “ballo di San Vito”), un morbo degenerativo che si caratterizza per i movimenti continui e scordinati del corpo.

Ma a Forio San Vito è soprattutto il protettore dei viticoltori. Questi ultimi per secoli hanno invocato l’intercessione del santo per il buon esito della vendemmia fondamentale per l’economia di moltissime famiglie sul territorio. Per questa ragione la statua del santo, quando viene portata in processione, indossa una pigna d’uva nel palmo della mano sinistra.

Imperdibili i fuochi d’artificio che chiudono i festeggiamenti. Ogni anno lo spettacolo supera per effetti e difficoltĂ  quello dell’edizione precedente, catturando immancabilmente la meraviglia dei tanti turisti che scelgono Forio e l’isola d’Ischia per le vacanze di giugno. Da non perdere!

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